La Bibbia

Samuele 2 22

Samuele 2

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Capitolo 23

1


 

  Queste sono le ultime parole di Davide: oracolo dell'uomo che l'Altissimo ha innalzato, del consacrato del Dio di Giacobbe, del soave cantore d'Israele.  

 

 

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2


 

  Lo spirito del Signore parla in me, la sua parola è sulla mia lingua;  

 

 

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3


 

  il Dio di Giacobbe ha parlato, la rupe d'Israele mi ha detto: Chi governa gli uomini ed è giusto, chi governa con timore di Dio,  

 

 

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4


 

  è come la luce del mattino al sorgere del sole, in un mattino senza nubi, che fa scintillare dopo la pioggia i germogli della terra.  

 

 

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5


 

  Così è stabile la mia casa davanti a Dio, perché ha stabilito con me un'alleanza eterna, in tutto regolata e garantita. Non farà dunque germogliare quanto mi salva e quanto mi diletta?  

 

 

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6


 

  Ma gli scellerati sono come spine, che si buttano via a fasci e non si prendono con la mano;  

 

 

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7


 

  chi le tocca usa un ferro o un'asta di lancia e si bruciano al completo nel fuoco».  

 

 

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8


 

  Questi sono i nomi dei prodi di Davide: Is-Bàal il Cacmonita, capo dei Tre. Egli impugnò la lancia contro ottocento uomini e li trafisse in un solo scontro.  

 

 

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9


 

  Dopo di lui veniva Eleàzaro figlio di Dodò l'Acochita, uno dei tre prodi che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei schierati in battaglia, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture.  

 

 

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10


 

  Egli si alzò, percosse i Filistei, finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il Signore concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo seguì Eleàzaro soltanto per spogliare i cadaveri.  

 

 

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11


 

  Dopo di lui veniva Sammà figlio di Aghè, l'Ararita. I Filistei erano radunati a Lechì; in quel luogo vi era un campo pieno di lenticchie: mentre il popolo fuggiva dinanzi ai Filistei,  

 

 

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12


 

  Sammà si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. E il Signore concesse una grande vittoria.  

 

 

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13


 

  Tre dei Trenta scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nella caverna di Adullàm, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle dei Rèfaim.  

 

 

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14


 

  Davide era allora nella fortezza e c'era un appostamento di Filistei a Betlemme.  

 

 

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15


 

  Davide espresse un desiderio e disse: «Se qualcuno mi desse da bere l'acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!».  

 

 

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16


 

  I tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero l'acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide; il quale però non ne volle bere, ma la sparse davanti al Signore,  

 

 

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17


 

  dicendo: «Lungi da me, Signore, il fare tal cosa! E' il sangue di questi uomini, che sono andati là a rischio della loro vita!». Non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi.  

 

 

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18


 

  Abisài, fratello di Ioab, figlio di Zeruià, fu il capo dei Trenta. Egli impugnò la lancia contro trecento uomini e li trafisse; si acquistò fama fra i trenta.  

 

 

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19


 

  Fu il più glorioso dei Trenta e perciò fu fatto loro capo, ma non giunse alla pari dei Tre.  

 

 

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20


 

  Poi veniva Benaià, figlio di Ioiadà, uomo valoroso, celebre per le sue prodezze, oriundo da Cabseèl. Egli uccise i due figli di Arièl, di Moab. Scese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, in un giorno di neve.  

 

 

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21


 

  Uccise anche un Egiziano, uomo d'alta statura, che teneva una lancia in mano; Benaià gli scese contro con un bastone, strappò di mano all'Egiziano la lancia e lo uccise con la lancia di lui.  

 

 

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22


 

  Questo fece Benaià figlio di Ioiadà, e si acquistò fama tra i trenta prodi.  

 

 

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23


 

  Fu il più illustre dei Trenta, ma non giunse alla pari dei Tre. Davide lo ammise nel suo consiglio.  

 

 

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24


 

  Poi vi erano Asaèl fratello di Ioab, uno dei Trenta; Elcanàn figlio di Dodò, di Betlemme.  

 

 

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25


 

  Sammà di Caròd; Elikà di Caròd;  

 

 

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26


 

  Cèles di Pelèt; Ira figlio di Ikkès, di Tekòa;  

 

 

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27


 

  Abièzer di Anatot; Mebunnài di Cusà;  

 

 

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28


 

  Zalmòn di Acòach; Maharai di Netofà;  

 

 

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29


 

  Chèleb figlio di Baanà, di Netofà; Ittài figlio di Ribài, di Gàbaa di Beniamino; Benaià di Piratòn;  

 

 

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30


 

  Iddài di Nahale-Gaàs;  

 

 

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31


 

  Abi-Albòn di Arbàt; Azmàvet di Bacurìm;  

 

 

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32


 

  Eliacbà di Saalbòn; Iasèn di Gun;  

 

 

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33


 

  Giònata figlio di Sammà, di Aràr; Achiàm figlio di Saràr, di Afàr;  

 

 

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34


 

  Elifèlet figlio di Acasbài, il Maacatita; Eliàm figlio di Achitòfel, di Ghilo;  

 

 

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35


 

  Chesrài del Carmelo; Paarài di Aràb;  

 

 

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36


 

  Igàl figlio di Natàn, da Zobà; Banì di Gad;  

 

 

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37


 

  Zèlek l'Ammonita; Nacrai da Beeròt, scudiero di Ioab, figlio di Zeruià;  

 

 

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38


 

  Irà di Ièter; Garèb di Ièter;  

 

 

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39


 

  Uria l'Hittita. In tutto trentasette.  

 

 

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Samuele 2 24

 

 

 

 

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