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Cronache 2 29

Cronache 2

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Capitolo 30

1


 

  Ezechia mandō messaggeri per tutto Israele e Giuda e scrisse anche lettere a Efraim e a Manāsse per convocare tutti nel tempio in Gerusalemme a celebrare la pasqua per il Signore Dio di Israele.  

 

 

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2


 

  Il re, i suoi ufficiali e tutta l'assemblea di Gerusalemme decisero di celebrare la pasqua nel secondo mese,  

 

 

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3


 

  perché non avevano potuto celebrarla nel tempo fissato per il fatto che i sacerdoti non si erano purificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato in Gerusalemme.  

 

 

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4


 

  La proposta piacque al re e a tutta l'assemblea.  

 

 

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5


 

  Stabilirono di proclamare con bando in tutto Israele, da Bersabea a Dan, che tutti venissero a celebrare in Gerusalemme la pasqua per il Signore Dio di Israele, perché molti non avevano osservato le norme prescritte.  

 

 

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6


 

  Partirono i corrieri con lettere da parte del re e dei suoi ufficiali per recarsi in tutto Israele e Giuda. Secondo l'ordine del re dicevano: ĢIsraeliti, fate ritorno al Signore Dio di Abramo, di Isacco e di Israele, ed egli ritornerā a quanti fra voi sono scampati dal pugno dei re d'Assiria.  

 

 

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7


 

  Non siate come i vostri padri e i vostri fratelli, infedeli al Signore Dio dei loro padri, che perciō li ha abbandonati alla desolazione, come potete constatare.  

 

 

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8


 

  Ora non siate di dura cervice come i vostri padri, date la mano al Signore, venite nel santuario che egli ha santificato per sempre. Servite il Signore vostro Dio e si allontanerā da voi la sua ira ardente.  

 

 

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9


 

  Difatti, se fate ritorno al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno compassione presso coloro che li hanno deportati; ritorneranno in questo paese, poiché il Signore vostro Dio č clemente e misericordioso e non distoglierā lo sguardo da voi, se voi farete ritorno a luiģ.  

 

 

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10


 

  I corrieri passarono di cittā in cittā nel paese di Efraim e di Manāsse fino a Zābulon, ma la gente li derideva e si faceva beffe di loro.  

 

 

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11


 

  Solo alcuni di Aser, di Manāsse e di Zābulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme.  

 

 

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12


 

  In Giuda invece si manifestō la mano di Dio e generō negli uomini un pentimento concorde per eseguire il comando del re e degli ufficiali secondo la parola del Signore.  

 

 

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13


 

  Si riunė in Gerusalemme una grande folla per celebrare la festa degli azzimi nel secondo mese; fu un'assemblea molto numerosa.  

 

 

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14


 

  Cominciarono a eliminare gli altari che si trovavano in Gerusalemme; eliminarono anche tutti gli altari dei profumi e li gettarono nel torrente Cedron.  

 

 

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15


 

  Essi immolarono la pasqua il quattordici del secondo mese; i sacerdoti e i leviti, pieni di confusione, si purificarono e quindi presentarono gli olocausti nel tempio.  

 

 

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16


 

  Occuparono il proprio posto, secondo le regole fissate per loro nella legge di Mosč, uomo di Dio. I sacerdoti facevano aspersioni con il sangue che ricevevano dai leviti  

 

 

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17


 

  perché molti dell'assemblea non si erano purificati. I leviti si occupavano dell'uccisione degli agnelli pasquali per quanti non avevano la puritā richiesta per consacrarli al Signore.  

 

 

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18


 

  In realtā la maggioranza della gente, fra cui molti provenienti da Efraim, da Manāsse, da Issacar e da Zābulon, non si era purificata; mangiarono la pasqua senza fare quanto č prescritto. Ezechia pregō per loro: ĢIl Signore che č buono perdoni  

 

 

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19


 

  chiunque abbia il cuore disposto a ricercare Dio, ossia il Signore Dio dei suoi padri, anche senza la purificazione necessaria per il santuarioģ.  

 

 

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20


 

  Il Signore esaudė Ezechia e risparmiō il popolo.  

 

 

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21


 

  Cosė gli Israeliti che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la festa degli azzimi per sette giorni con grande gioia, mentre i sacerdoti e i leviti lodavano ogni giorno il Signore con gli strumenti che risuonavano in suo onore.  

 

 

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22


 

  Ezechia parlō al cuore di tutti i leviti, che avevano dimostrato un profondo senso del Signore; per sette giorni parteciparono al banchetto solenne, offrirono sacrifici di comunione e lodarono il Signore, Dio dei loro padri.  

 

 

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23


 

  Tutta l'assemblea decise di festeggiare altri sette giorni; cosė passarono ancora sette giorni di gioia.  

 

 

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24


 

  Difatti il re Ezechia aveva donato alla moltitudine mille giovenchi e settemila pecore; anche i capi avevano donato alla moltitudine mille giovenchi e diecimila pecore. I sacerdoti si purificarono in gran numero.  

 

 

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25


 

  Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti e i leviti, tutto il gruppo venuto da Israele, gli stranieri venuti dal paese di Israele e gli abitanti di Giuda furono in festa.  

 

 

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26


 

  Ci fu una gioia straordinaria in Gerusalemme, perché dal tempo di Salomone figlio di Davide, re di Israele, non c'era mai stata una cosa simile in Gerusalemme.  

 

 

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27


 

  I sacerdoti e i leviti si levarono a benedire il popolo; la loro voce fu ascoltata e la loro preghiera raggiunse la santa dimora di Dio nel cielo.  

 

 

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Cronache 2 31

 

 

 

 

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