La Bibbia

Ezechiele 10

Ezechiele

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Capitolo 11

1


 

  Uno spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio che guarda a oriente; ed ecco davanti alla porta vi erano venticinque uomini e in mezzo a loro vidi Iazanià figlio d'Azzùr, e Pelatìa figlio di Benaià, capi del popolo.  

 

 

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2


 

  Il Signore mi disse: «Figlio dell'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno consigli cattivi in questa città;  

 

 

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3


 

  sono coloro che dicono: Non in breve tempo si costruiscon le case: questa città è la pentola e noi siamo la carne.  

 

 

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4


 

  Per questo profetizza contro di loro, profetizza, figlio dell'uomo».  

 

 

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5


 

  Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse: «Parla, dice il Signore: Così avete detto, o Israeliti, e io conosco ciò che vi passa per la mente.  

 

 

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6


 

  Voi avete moltiplicato i morti in questa città, avete riempito di cadaveri le sue strade.  

 

 

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7


 

  Per questo così dice il Signore Dio: I cadaveri che avete gettati in mezzo a essa sono la carne, e la città è la pentola. Ma io vi scaccerò.  

 

 

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8


 

  Avete paura della spada e io manderò la spada contro di voi, dice il Signore Dio!  

 

 

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9


 

  Vi scaccerò dalla città e vi metterò in mano agli stranieri e farò giustizia su di voi.  

 

 

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10


 

  Cadrete di spada: sulla frontiera d'Israele io vi giudicherò e saprete che io sono il Signore.  

 

 

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11


 

  La città non sarà per voi la pentola e voi non ne sarete la carne! Sulla frontiera di Israele vi giudicherò:  

 

 

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12


 

  allora saprete che io sono il Signore, di cui non avete eseguito i comandi né osservate le leggi, mentre avete agito secondo i costumi delle genti vicine».  

 

 

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13


 

  Non avevo finito di profetizzare quando Pelatìa figlio di Benaià cadde morto. Io mi gettai con la faccia a terra e gridai con tutta la voce: «Ah! Signore Dio, vuoi proprio distruggere quanto resta d'Israele?».  

 

 

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14


 

  Allora mi fu rivolta questa parola del Signore:  

 

 

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15


 

  «Figlio dell'uomo, ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d'Israele gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo: Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra.  

 

 

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16


 

  Dì loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le genti, se li ho dispersi in terre straniere, sarò per loro un santuario per poco tempo nelle terre dove hanno emigrato.  

 

 

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17


 

  Riferisci: Così dice il Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e a voi darò il paese d'Israele.  

 

 

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18


 

  Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini.  

 

 

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19


 

  Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne,  

 

 

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20


 

  perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi e li mettano in pratica; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.  

 

 

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21


 

  Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e le loro nefandezze farò ricadere le loro opere, dice il Signore Dio».  

 

 

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22


 

  I cherubini allora alzarono le ali e le ruote si mossero insieme con loro mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro.  

 

 

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23


 

  Quindi dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è ad oriente della città.  

 

 

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24


 

  E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione che avevo visto disparve davanti a me.  

 

 

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25


 

  E io raccontai ai deportati quanto il Signore mi aveva mostrato.  

 

 

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Ezechiele 12

 

 

 

 

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