La Bibbia

Ezechiele 25

Ezechiele

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Capitolo 26

1


 

  Il primo giorno del mese, dell'anno undecimo, mi fu rivolta questa parola del Signore:  

 

 

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2


 

  «Figlio dell'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: Ah, Ah! eccola infranta la porta delle nazioni; verso di me essa si volge, la sua ricchezza è devastata.  

 

 

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3


 

  Ebbene, così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Tiro. Manderò contro di te molti popoli, come il mare solleva le onde,  

 

 

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4


 

  e distruggeranno le mura di Tiro, e demoliranno le sue torri: spazzerò via da essa anche la polvere e la ridurrò a un arido scoglio.  

 

 

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5


 

  Essa diverrà, in mezzo al mare, un luogo dove stendere le reti, poiché io ho parlato - oracolo del Signore. Essa sarà data in preda ai popoli  

 

 

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6


 

  e le sue figlie in piena campagna saranno uccise di spada; allora sapranno che io sono il Signore.  

 

 

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7


 

  Perché dice il Signore Dio: Io mando da settentrione contro Tiro Nabucodònosor re di Babilonia, il re dei re, con cavalli, carri e cavalieri e una folla, un popolo immenso.  

 

 

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8


 

  Le tue figlie, in terra ferma, ucciderà di spada, contro di te costruirà bastioni, alzerà terrapieni, disporrà un tetto di scudi.  

 

 

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9


 

  Con gli arieti colpirà le tue mura, demolirà le tue torri con i suoi ordigni.  

 

 

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10


 

  La moltitudine dei suoi cavalli sarà tale che ti coprirà con la sua polvere, per lo strepito dei cavalieri, delle ruote e dei carri tremeranno le tue mura, quando entrerà dalle tue porte come si entra in una città espugnata.  

 

 

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11


 

  Con gli zoccoli dei suoi cavalli calpesterà tutte le tue strade, passerà il tuo popolo a fil di spada, abbatterà le tue colonne protettrici.  

 

 

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12


 

  Saccheggeranno le tue ricchezze, faran bottino delle tue mercanzie. Abbatteranno le tue mura, demoliranno i tuoi splendidi palazzi: getteranno in mezzo al mare le tue pietre, i tuoi legnami e la tua polvere.  

 

 

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13


 

  Farò cessare lo strepito delle tue canzoni e non si udrà più il suono delle tue cetre.  

 

 

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14


 

  Ti renderò simile a un arido scoglio, a un luogo dove stendere le reti; tu non sarai più ricostruita, poiché io, il Signore, ho parlato». Oracolo del Signore Dio.  

 

 

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15


 

  Così dice a Tiro il Signore Dio: «Al fragore della tua caduta, al gemito dei feriti, quando la strage infierirà in mezzo a te, le isole forse non tremeranno?  

 

 

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16


 

  Tutti i prìncipi del mare scenderanno dai loro troni, deporranno i loro manti, si spoglieranno delle vesti ricamate, si vestiranno a lutto e seduti per terra tremeranno ad ogni istante, spaventati per te.  

 

 

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17


 

  Su di te alzeranno un lamento e diranno: potente sui mari? Essa e i suoi abitanti, che incutevano terrore su tutta la terraferma.  

 

 

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18


 

  Ora le isole tremano, nel giorno della tua caduta, le isole del mare sono spaventate per la tua fine».  

 

 

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19


 

  Poiché dice il Signore Dio: «Quando avrò fatto di te una città deserta, come sono le città disabitate, e avrò fatto salire su di te l'abisso e le grandi acque ti avranno ricoperto,  

 

 

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20


 

  allora ti farò scendere nella fossa, verso le generazioni del passato, e ti farò abitare nelle regioni sotterranee, in luoghi desolati da secoli, con quelli che sono scesi nella fossa, perché tu non sia più abitata: allora io darò splendore alla terra dei viventi.  

 

 

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21


 

  Ti renderò oggetto di spavento e più non sarai, ti si cercherà ma né ora né mai sarai ritrovata». Oracolo del Signore Dio.  

 

 

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Ezechiele 27

 

 

 

 

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